Categoria: Stanza segreta
Stato: pubblicato

SEI TU

Era il Natale del 2016. Il suo ultimo Natale. Chi l’avrebbe immaginato. Mio figlio Oscar Alejandro era a casa degli zii paterni, nella nostra città, Tegucigalpa, capitale dell’Honduras. Negli ultimi anni passava con i suoi zii le feste natalizie. Chissà, forse voleva sentire il calore famigliare, anche se di sicuro avrebbe preferito essere con noi.
Ti guardo in una fotografia e...

Autore: Lesly Lanza
Data: 10 mag 2017
Stato: pubblicato

LA PRIMA MOTO NON SI SCORDA MAI

Una sera di fine aprile, Aldo tornò a casa eccitato e sorridente; non poté trattenersi dal raccontare che aveva conosciuto uno che voleva vendere una moto di seconda mano: il prezzo sembrava buono e quel sabato si sarebbe potuto concludere l'affare, se la moto fosse risultata in buono stato.
Per alcuni giorni, in casa, non si parlò d'altro: l'eccitazione aveva contagiato moglie e...

Autore: Olga Pons
Data: 05 mag 2017
Stato: pubblicato

MIO PADRE

Mi tiene per mano, sulla riva del mare. Io ho due o tre anni, non mi piace bagnare i piedi nell'acqua gelida e stiamo distanti dall'onda. Il fotografo ci ritrae mentre camminiamo, non amo mettermi in posa, nelle foto di quel periodo sono sempre imbronciata. Guardiamo lontano, la tesa del berretto ombreggia in parte il viso di mio padre.
Mi ha tenuto sempre per mano, nelle difficoltà,...

Data: 04 mag 2017
Stato: pubblicato

LE CICATRICI

Il mio papà guidava orgoglioso una Vespa verde pallido; mio fratello, in piedi sul predellino, si reggeva al manubrio, con gli occhi stretti e il naso arricciato per resistere all’aria. Mio padre era il centauro e guidava sicuro; io dietro, al riparo, sorretta da mia madre, che portava vestiti a fiori dalle gonne ampie per poter stare a cavalcioni. È così che penso alla mia famiglia...

Data: 29 apr 2017
Stato: pubblicato

MIA MADRE, QUESTA SCONOSCIUTA

La pioggia cadeva incessante in quella primavera che non si decideva ad arrivare. Nella stanza era calato il buio, il silenzio era rotto solo dal respiro affannoso che proveniva dal letto con le sponde metalliche.  Più che in una camera da letto pareva di essere all’ospedale, con il carrello porta flebo, le bombole di ossigeno e i tanti farmaci allineati in bell’ordine sul...

Data: 28 apr 2017
Stato: pubblicato

C'ERA UNA VOLTA

C’era una volta un quartiere con alcune case operaie, qualche condominio e parecchie case indipendenti. I prati intorno al quartiere Fornaci, si stendevano a vista d’occhio.
I ragazzini delle case operaie invidiavano quelli che avevano il giardino o il cortile, in cui razzolavano oche e galline. Gli altri, con le case riscaldate da stufe a legna e con il gabinetto nel cortile,...

Data: 28 apr 2017
Stato: pubblicato

LASCIARSI ANDARE

Aldo festeggiò il suo ottantacinquesimo compleanno stando nel letto da cui da alcuni mesi si alzava per pochi minuti al giorno.
Osservò, attraverso la porta aperta sulla veranda, la sua famiglia riunita per un pranzo curato nei particolari, a cui non poteva mancare la torta con la candelina e il numero festeggiato. Lui non mangiò. Nel pomeriggio il suo respiro si fece pesante e...

Autore: Olga Pons
Data: 26 apr 2017
Stato: pubblicato

Nazionali senza filtro

Una foto. Lui con una giacca scura, pantaloni scuri, camicia chiara e maglioncino beige. Sorride a chi fa la foto, nella solita posa che si può vedere in decine di altre istantanee dei tempi passati. La mano sinistra in tasca, il braccio destro lungo il corpo e tra le dita l'immancabile sigaretta. Nazionali senza filtro. Sullo sfondo, un laghetto e degli alberi con le foglie ingiallite. Il...

Data: 25 apr 2017
Stato: pubblicato

RICORDO DI UN VIAGGIO

Sono passati venticinque anni, ma non mi sono ancora convinta che tu sia partito, non potrò mai abituarmi all’idea che tu non ci sia più. Da quando te ne sei andato sono successe molte cose; vorrei parlartene, invece ti dico solo che mi manchi tanto. Allora provo a ricomporre i ricordi e a scrivere ciò che mi hai insegnato, così mi sembra di fissare i momenti della vita che abbiamo...

Data: 19 apr 2017
Stato: pubblicato

CREPUSCOLO

- Sono vecchia, sono proprio vecchia – esclamò Rosa a voce alta.
Era seduta al tavolo di cucina, aveva fatto colazione e ora attendeva di riprendere il controllo dei propri muscoli, dopo una notte tormentata dall'artrosi. Dalla finestra entrava una luce lattiginosa, irreale, che la riportava al passato.
Era rimasta sola, dopo la morte improvvisa del marito, con due figli...

Data: 17 apr 2017
Stato: pubblicato

IL COLLEGIO

Rosa abitava in un condominio, in un paese della seconda cintura di Torino. Poche erano le strade asfaltate e, quando pioveva, s’inzaccherava le scarpe. Intorno c'erano tanti prati e Rosa con i suoi coetanei del palazzo, col bel tempo andava a raccogliere fiori di campo e a catturare grilli.
Viveva in un piccolo mondo: non erano contemplati week end, viaggi o vacanze, ma solo giochi...

Data: 06 apr 2017
Stato: pubblicato

LA COLPA

Nel giardino la luce è accecante, contro il cielo azzurro si stagliano i ciliegi trasformati dalla primavera in fantasmi bianchi. Un ronzio di api avvolge i fiori che si muovono a un venticello leggero. Petali bianchi volteggiano nell’aria e ai piedi dei ciliegi sembra sia nevicato fuori stagione. Mio padre è in maniche di camicia e sta legando le corde dell’altalena ad un ramo di...

Data: 06 apr 2017
Categoria: Stanza segreta
Stato: pubblicato

RIFLESSIONI TRA STATUE E QUADRI

Guardando, dalla mia camera d’albergo londinese, il moto perpetuo del traffico di quella grande città, mi lascio andare ad alcune riflessioni.
Nella mia mente sono ancora vive le immagini delle statue del museo delle cere del  “Madame Tussauds”,  con tutti quei personaggi carismatici, icone del mondo della politica e dello spettacolo, riprodotti in modo così verosimile da...

Data: 06 apr 2017
Stato: pubblicato

Ciao papà

La primavera esplode in questa fine di marzo, ma anche quest'anno non riesco a entrare con gioia in questa festa; alla fine di marzo, in anni diversi, i miei genitori se ne sono andati.
Oggi è giovedì 30 marzo e il ricordo si fa più presente, come per farmi rivivere quel giorno di otto anni fa, quando mio padre se n'è andato, senza fitte di dolore però, ma solo con una velatura di...

Data: 04 apr 2017
Stato: pubblicato

UNA CERTEZZA PER DIVENTARE ADULTI

Il mio amico si chiama Alonso e, per i miei genitori, è un amico immaginario. Convinti loro!  Non parliamo quasi mai, non ce n'è bisogno. Lo osservo mentre si muove dondolando appena sul cavallo e, attraverso le sue azioni, imparo. Ricordo il nostro primo incontro: avevo curiosato in soffitta, tra i libri di zio Carlo, ne avevo scelto uno che sembrava racchiudere un bel mondo...

Data: 02 apr 2017
Stato: pubblicato

PRIMIZIE

Il passo della Cisa non è proprio una strada per giovani neo patentati, eppure mia sorella alla guida di una Fiat 1100 di seconda mano, con cambio al volante, procedeva per quelle curve che, in mancanza dell’autostrada, permettevano di attraversare l’Appennino Tosco – Emiliano per raggiungere le spiagge della Toscana. Eravamo in tutto tre macchine, dieci persone, una tenda grande e...

Data: 30 mar 2017
Stato: pubblicato

MIO FIGLIO OSCAR ALEJANDRO

Pubblico qui l’articolo della nostra cara amica Lesly, colpita dal dolore più grande, per rispettare il suo desiderio di ricordare il figlio e far conoscere a quante più persone possibili ciò che è potuto accadere nel suo paese, l’Honduras, a un ragazzo di trent’anni.

Sono passati quasi tre mesi dal giorno che te ne sei andato. E l’unica spiegazione della tua...

Autore: Lesly Lanza
Data: 30 mar 2017
Stato: pubblicato

LA DEVIAZIONE

Dedo sonnecchiava, con la testa china sul bordo a lato dello schienale, sobbalzando ogni tanto alle scosse del treno che lo stava riportando a casa. Era stata una giornata intensa, piena, da quel momento, al mattino, quando improvvisamente aveva cambiato strada.
“Ciao ma'... sì, c'è laboratorio oggi. A stasera.” Si era chiuso la porta alle spalle e, due gradini alla volta, era...

Data: 29 mar 2017
Stato: pubblicato

L'importanza dell'italiano (linea d'ombra)

Arrivai a Torino in un freddo giorno di settembre del 1959.
Nonostante il tentativo della preside di rimandarmi in terza perché proveniente dal meridione, il mese successivo frequentavo già la quinta elementare alla Scuola Federico Sclopis, in Via del Carmine.
C’erano ancora pochi terroni nella capitale Sabauda, il grosso sarebbe arrivato da lì a poco, richiamato dal boom...

Data: 28 mar 2017
Stato: pubblicato

Una svolta

Il salottino sembrava più piccolo e raccolto di come lo ricordavo; ora ospitava la poltrona su cui Maria trascorreva la maggior parte del suo tempo.
Il male che l'aveva colpita aveva limitato la sua autonomia, per cui aveva posto vicino alla poltrona alcuni cesti che accoglievano libri e altri oggetti necessari, medicine e bevande.
Sul basso tavolino, impreziosito dal centrino...

Data: 25 mar 2017