CASE
case vere o finte
case accoglienti o case
come cose senza fuoco nè cuore
sguardi dall'alto o rasoterra
le cancellate i portici gli sterrati
e nuovi documenti
numeri alla porta
e sui colletti bianchi
consolazioni e maledizioni
distanze o solo stanze
svedesi o piemontesi
come di Biancaneve i nani
se le penso e le...
CASE
case vere o finte
case accoglienti o case
come cose senza fuoco nè cuore
sguardi dall'alto o rasoterra
le cancellate i portici gli sterrati
e nuovi documenti
numeri alla porta
e sui colletti bianchi
consolazioni e maledizioni
distanze o solo stanze
svedesi o piemontesi
come di Biancaneve i nani
se le penso e le...
TU E IO - IO E TE
Non ti aspettavi la mia richiesta di vederci, così sui due piedi, lo so.
So di aver interrotto la tua giornata.
Sono persino andata dal parrucchiere per incontrarti. Oggi non ho più la giovinezza dalla mia.
Mi ricordo di quando bastava una tua telefonata per farmi scattare. Jeans, maglione, clarks, la borsa di tela e di corsa verso l'ammore. Ci prendevamo in...
Capuleti e Montecchi
Quando Maddalena e Bartolomeo decisero di sposarsi, in casa di lei scoppiò il finimondo. Il padre era contrario e fu faticoso fargli cambiare idea; sua madre non aveva voce in capitolo e quindi tacque; i suoi fratelli e le sue sorelle si spaventarono a morte e quindi tacquero.
I Pecchio abitavano a Nichelino e avevano un'attività legata alla macina del grano. I Barbero abitavano a...
Quattro pesciolini rossi
La passeggiata lungo la spiaggia era poco frequentata, era un tranquillo martedì di maggio ed era normale che non ci fosse la gente delle feste.
Era bello camminare a lsole, lasciandosi accarezzare la fronte dal vento che arrivava dal mare, anche se doveva sistemarsi i capelli ogni due minuti e rimpiangere di non avere nemmeno una forcina nella borsa per addomesticare il ciuffo.
L'APINA VA (FORSE) IN CITTA'
Ecco, oggi aveva proprio voglia di divertirsi! Uffa che barba la natura… sì, non è che non le piacesse stare nel meraviglioso giardino: i profumi, i colori, l’aria pulita e poi i fiori, oh si i fiori, una moltitudine variopinta di fiori sui quali lei si posava golosamente più e più volte al giorno…
Però… aveva sentito dalla sua amica Vespa (si conoscevano fin da bambine,...
L’APINA VA (FORSE) IN CITTÀ
Ecco, oggi aveva proprio voglia di divertirsi! Uffa che barba la natura… sì, non è che non le piacesse stare nel meraviglioso giardino: i profumi, i colori, l’aria pulita e poi i fiori, oh si i fiori, una moltitudine variopinta di fiori sui quali lei si posava golosamente più e più volte al giorno. Però aveva sentito dalla sua amica Vespa (si conoscevano fin da bambine, volavano...
monastero degli orfani due
Quella mattina il vento sembrava investirli; non era freddo, ma Felicita ficcava il naso sempre più in giù, nelle pieghe della sciarpa stretta intorno al viso, per nascondere a Vittorio le sue lacrime: in quel cascinale lasciava i ricordi più belli, sapeva che non sarebbe mai più ritornata. Ci volle un giorno di treno per giungere al monastero. La signora che li accompagnava non le...
MONASTERO DEGLI ORFANI
Avevano avuto un’infanzia segnata dalla miseria e dall’emarginazione. La loro era una famiglia povera, e vivevano alla periferia di un piccolo paese, in una specie di cascinale abbandonato, che i loro genitori avevano occupato abusivamente, prima che Felicita e il fratello Victor venissero al mondo. Della prima infanzia, trascorsa tra i campi e gli animali che allevavano per avere un...
CELESTINA
Felicità non è avere tutto ciò che si desidera, ma desiderare tutto ciò che si ha. (Oscar Wilde)
La giornata di primavera, col leggero venticello che fa volare petali e soffioni, induce alle passeggiate. Parecchie signore si accompagnano chiacchierando, mentre cercano una panchina libera per riposarsi. Alcune si fermano, attratte da una strana fioritura...
INTERVISTA AI PERSONAGGI
di “Un cuore semplice”
Teodoro
Felicita era una bella ragazza, ignorante molto, ma mi piaceva: soda e rustica come la campagna di quelle parti. Chissà, se non ci fosse stata la guerra, avrei potuto anche pensare di sposare lei invece di questa carampana di moglie che mi ritrovo. Aveva delle mani d'oro: una sera sotto l'albero di fico, dove ci...
preghiere dialettali calabresi
MI CÙRCU A LETTO
Mi cùrcu e nu mmi mbàvuru, Vado a letto e non ho paura
n'chéapu a mmì ci stéa' San Bàvulu, alla mia testa c’è S. Paolo
ànni...
IN CUCINA
Il sole che entrava dalla finestra dava alla stanza, dove Paola cucinava, un aspetto luminoso, caldo, allegro, suscitando in lei il desiderio di preparare qualche cosa di buono.
Estrasse dal frigorifero del prezzemolo, dell'aglio, il rotolo di formaggio fresco comperato dal “margaro” e decise di preparare i tomini al verde.
Dopo aver ben lavato e strizzato il prezzemolo,...
SCELTA E RITORNO CON DISPETTO
La piccola ape girava già da un bel po’; era arrivata da lontano, da un giardino talmente ben tenuto che il tappeto erboso sembrava finto e i fiori erano disposti nelle aiuole con una tal perfezione… Le gradazioni di colore e le forme armonizzavano fra loro, le specie non si contendevano il nutrimento, ma gentilmente se lo prestavano all’occorrenza…
“Prego, rosa cara,”...
ASPETTAMI
La sera è tranquilla,
un soffio di vento agita i cespugli.
Il tramonto mi soffoca.
Tra rocce erose mi avvicino e lo scoglio è vuoto.
Mi sento pietra sottile tra i sassi della battigia.
Anche i gabbiani hanno preso la via del mare.
In quel volo volevo solo la tua mano.
Il vento della vita non trascina più le mie vele.
Ma è solo l’ultima...
CICIRINELLA E ALTRE FILASTROCCHE
CICIRINELLA
Cicirinélla avie’ nu còani Cicirinella aveva un cane
chi mmuzzicàva li cristijéani, che ammazzava i cristiani
muzzicàva li fiemmini bélli mordeva le donne belle
quìst’ è la stòria di Cicirinélla. ...
STORIE, FILASTROCCHE, CANTILENE
Gallo Castaldo
Nel paese di Colle Fiorito vive un gallo di nome Castaldo. Un giorno mentre cammina per la via principale incontra gallina Castaldina che, curiosa, gli chiede: “Dove vai, gallo Castaldo, così di fretta?” “Vado in là perché il mondo cade in qua.” “Posso venire anch'io? “Un momento, vediamo se sei nella lista.” Sfila da sotto l'ala...
UNA STORIA SCRITTA COI PIEDI
Due scarpette bianche, leggere, morbide, stanno scalpicciando nell'erba bassa di un prato, che porta verso la montagna. Cercano di correre, ma scivolano, due braccia amorose sorreggono chi le indossa, e loro riprendono gioiose e irrequiete a trotterellare verso la meta.
Ora hanno raggiunto la zona collinosa e si sono trasformate in scarpette rosse da tennis: hanno trovato equilibrio...
IL PRATO
Lo studio era immerso in una luce soffusa, apparecchi diagnostici di ultima generazione a ogni parete e un profumo di dopobarba speziato, di buona qualità. Si sedette su una poltrona di pelle nera, ma su quel sedile, seppur comodo, non riusciva a trovare una posizione: l'attesa la innervosiva, sentiva stringersi lo stomaco. Dopo pochi minuti entrò il medico, un luminare, uno famoso, che...
CHI GIUDICA CHI
Da qualche tempo, terminato il lavoro notturno, sentiva il bisogno di immergersi nelle acque del Tevere. Quando le colpe si alternavano tra vittime e carnefici e lei doveva comunque giudicare e punire, sentiva il sangue bollire sotto la pelle e nella testa un vorticare di vespe, allora le tornava alla mente lo scorrere di quell'invitante acqua fresca. Era un piacere rubato cui non le...