L'OROLOGIAIO
Era una fila ininterrotta di persone, quella che vedevo dalla finestra: attraversavano il gelido giardino dei miei vicini di casa, gli uomini si toglievano il cappello, tutti entravano con un’aria triste, mentre il portone si chiudeva alle loro spalle.
Il vento piegava le erbe delle aiuole e i crisantemi, che Rita aveva piantato per portare al cimitero, sulla tomba dei suoceri, erano...
AUTORITRATTO SCHIFOSO
Sarebbe bello invecchiare come un albero che conserva il suo portamento, le sue nobili forme, persino il suo profumo, fin quando la linfa non scorre più nel suo corpo di legno.
Il mio albero, invece, non ha più la sua sagoma snella, anzi, non ha quasi più sagoma. S’è fatto così storto che pare vissuto sotto il maestrale. Sul davanti è gibboso in più punti, alle radici è...
AUTORITRATTO SCHIFOSO
Sarebbe bello invecchiare come un albero che conserva il suo portamento, le sue nobili forme, persino il suo profumo, fin quando la linfa non scorre più nel suo corpo di legno.
Il mio albero, invece, non ha più la sua sagoma snella, anzi, non ha quasi più sagoma. S’è fatto così storto che pare vissuto sotto il maestrale. Sul davanti è gibboso in più punti, alle radici è...
UNA MEZZA VITTORIA
Esercizio: cose schifose
Da giovane, con la nascita dei miei figli e dovendoli accudire da piccoli, imparai, mettendo da parte una certa ripugnanza, a lavare culetti, a raccogliere cacca, asciugare nasini gocciolanti di moccio verdastro e a pulire vomito sparso per casa e nei letti. Divenne, con il tempo, un gesto d'amore. Com’erano felici una volta puliti e come si rideva...
SENZA TITOLO
“È inutile pulire una casa in campagna!” Mia nonna esordiva così quando, con abiti adeguati, le cose più brutte che avevamo nell’armadio, andavamo a trovare lei e i miei zii.
Sorrideva felice e ci pregava di accomodarci nella cucina buia e puzzolente. Cercavamo nell’oscurità di individuare il divano da cui fuoriuscivano le molle e cercavamo di accomodarci spostando un...
IL VERO SCHIFO
Cosa ti fa pensare che qualche cosa di me possa farmi schifo? Io sono Io, con i miei chili di troppo, le mie smagliature, sulle gambe i vicoli di capillari violetti in aumento, i peli nuovi, ispidi e bianchi, a lato del mento e della bocca portati dal cambiamento ormonale, mentre quelli originali, sulle gambe e alle ascelle, più sottili, li ho persi con l'avanzare dell'età. Un po' li...
OPERE PREMIATE AL CONCORSO "ANTICHE COME LE MONTAGNE" 2017
24° Edizione del Concorso Internazionale di Poesia, Narrativa e Fotografia“ANTICHE COME LE MONTAGNE”
organizzato dal Gruppo “Amici della poesia” in collaborazione con l’Associazione Cultura e Turismo di Piossasco
Per il secondo anno consecutivo alcune persone iscritte ai gruppi di scrittura creativa di Piossasco e Pinerolo...
COME UN GATTO IN AUTOSTRADA
Lo so che è un modo di dire, si usa quando si è consapevoli di correre un serio pericolo, ma sapete, ecco, non so come sia potuto succedere ma è successo: sto come un gatto in autostrada, anzi, in questo momento, sono un gatto in autostrada.
E sì va bene, apprezzo, volevano portarmi in vacanza con loro. La mia famiglia, cioè mamma “mami”, papà...
NA RUMANZA
Una mamma molto malata chiamò in suo aiuto uno dei suoi figli.
“Cicà, vieni ammamma, vienim aiuta.”
Ma la cicala le rispose:
“Oj mà, staju priparannu canti e abballi, lassami stà.”
La mamma allora chiamò la formica.
“Furmichè, vieni vi ca signu malata.”
Ma la formica le rispose:
“Oj mà, iu nun puozzu veniri, staiu...
ELENCO DI PAROLE
Addirittura un racconto. Come faccio a scrivere un racconto con questo elenco di parole?
Adesso ci penso.
Allora, potrebbe essere un racconto epico o storico. Niente! Non mi viene in mente niente!
Almeno due righe riuscirò a scriverle.
Anche una poesia potrebbe andare bene.
Certo! Una poesia sarebbe più facile.
Chissà se Leopardi si faceva...
IL BOSCO DI NOTTE
La luna si specchia nello stagno,
i profumi, i rovi, i rami degli alberi
intrecciano sogni;
foglie bagnate, tenera erba di primavera,
violette che si scorgono prima con l’olfatto che con la vista,
questa la favola.
Poi voci del bosco, che assapori dopo tanta pazienza,
appollaiato nel silenzio più cupo.
Rrrr…Uit…Quit… questa la...
IL MARE
Qualcuno dice che il mare a Torino non c'è. Eppure io l'ho visto e l'ho anche toccato. Non è fatto di acqua, certo, e non si può vedere sempre, ma solo per cinque giorni all'anno. È il mare delle parole che si muove all'interno del Salone del Libro.
Parole lette sul treno, nel viaggio di andata, che mi hanno portato all'epilogo di Sostiene Pereira di Antonio Tabucchi, il modo...
IL PADRE
Pietro era bello, non c'è che dire, alto, spalle larghe, capelli nerissimi, naso dritto e soprattutto uno sguardo buono, dolce, allegro. Amava stare in compagnia, bere a volte anche qualche bicchiere in più, dopo aver lavorato duramente tutta la settimana.
Alla domenica si sbarbava con cura, indossava la camicia bianca e si infilava in tasca un fazzoletto, su cui aveva versato...
A FIN DI BENE
La carrozza procedeva a fatica sotto le raffiche di pioggia e contro la furia del vento. Il torrente Germanasca era esondato in più punti e alcune borgate non erano raggiungibili.
Stefano Morel stringeva la sua valigetta con gli strumenti chirurgici e pregava di arrivare in tempo. In un angolo della carrozza suo figlio Daniele guardava attraverso i vetri per capire se erano ancora...
AL LUPO! AL LUPO!
“...Ciò che Dio ha unito, l’uomo non separi! Lo sposo ora può baciare la sposa!” Il sacerdote sorride bonario dopo la formula di rito. Pietro solleva il velo di tulle e bacia Marzia che, commossa fino alle lacrime, si stringe a lui.
Fuori dalla chiesa, gli invitati si prodigano nel lancio del riso e, richiamati dal fotografo, si sottomettono alle foto tradizionali.
Il...
AMORE E INGENUITA'
Maria amava la vita e, nonostante i tempi grami, amava Tonino.
Per capire cosa voglio dire, bisogna tornare po' indietro.
In paese era il giorno del santo patrono e Maria, una bella brunetta, si era agghindata per il dì della festa, ignara di che cosa il destino le avrebbe riservato quella sera. Nelle sagre campagnole tutti conoscono tutti. Come ben si sa, le piste da ballo sono...
LEGAMI DI SANGUE
I corridoi dell’ospedale erano ritornati silenziosi dopo il trambusto dei carrelli portavivande, l’afflusso dei parenti della sera e la distribuzione dei farmaci della notte. Le luci, ovunque soffuse, soltanto nella sala d’aspetto adiacente alla sala operatoria erano ancora forti, ma anche qui ora regnava il silenzio.
Quando la famiglia al completo era arrivata, l’ansia e la...
IL DONO
Alberta si recava spesso nella vecchia casa dei nonni; ora era abitata da una zia zitella, che l’accoglieva sempre con gioia. Insieme prendevano il tè, dopo aver osservato e commentato i progressi delle piante che zia Ale curava con attenzione e capacità incredibili, tant’è che si parlava solo di progressi e mai di malattie o problemi: le sue piante continuavano a prosperare e fiorire...
LA SVEGLIA
Sergio seguiva il percorso delle lancette sulla sveglia. Aveva dormito poco, come al solito, e aveva scorto il nascere del giorno al di là delle tende. La sveglia suonò, ma egli non fece nulla per fermarla.
“Sergio, svegliati, è ora!”
“Mm…” grugnì Sergio
Marina guardò l’uomo sorridendo. “Dai, è venerdì, domani potrai dormire. Certo che tu non hai i...
MENZOGNA E LIBERTÀ
La giornata si preannuncia calda già dal mattino. Sara si stira nel letto e sorride, nonostante si senta tutta indolenzita, come se avesse sostenuto un incontro di boxe. La tensione è stata tanta, ma ora è felice, finalmente si è laureata e può pensare al futuro.
Guarda dalla finestra il giardino, la campagna che si stende a perdita d’occhio e l’estate che la sta aspettando...