RIFLETTENDO SU MILTON
Mi sono chiesta se Milton sia davvero un partigiano o soltanto un ragazzo innamorato.
Egli si muove bene tra i paesi delle Langhe e tra le bande, dove conosce molti ragazzi valorosi e dove è conosciuto come un combattente serio e coraggioso. Eppure basta una deviazione dalla strada, che l’avrebbe riportato alla sua formazione dopo un’azione di controllo del territorio, per...
UNA QUESTIONE DI FIDUCIA
Fanny si svegliò con il rombo delle camionette che arrivavano in cortile. Con il cuore in gola, allungò la mano: come prevedeva, Vittorio non era lì con lei. Mentre si vestiva di corsa, doveva tenere a bada una rabbia sorda che le montava dentro.
Scese le scale a precipizio, con la crocchia sfatta sulle spalle, mentre i pugni dei tedeschi si abbattevano sulla porta e il cane...
L'ILLOGICA ALLEGRIA
Le mani stringono il volante e la strada scivola sotto le ruote ma, me ne rendo conto solo ora, i miei pensieri coprono qualsiasi rumore. Se qualcuno mi chiedesse cosa passava la radio non saprei dirlo, ma nel momento in cui ritorno in me c'è Gaber. Non ho mai sentito questa canzone.
Da solo
lungo l'autostrada
alle prime luci del mattino...
Credo che...
QUANDO MI PROCURAI UNO SCALPELLO
La statua interiore che mi sono costruita nell’adolescenza aveva senz’altro le sembianze di Eros/Afrodite/Cupido.
Ero una giovane ragazza innamorata dell’amore ed ero aiutata in questo da una letteratura in cui trovavo sfogo alle mie emozioni e fantasie. Un buon contributo lo ebbi anche da una cinematografia romantica, dove i film, della durata di parecchie ore, introducevano...
TEMPO DI ESKIMO
La notte, nella Conca del Prà, era nera come l’inchiostro, ma il cielo era trapuntato da una miriade di stelle, da costellazioni così nitide come non eravamo abituati a vedere in città. Si era in estate, ma la sera era fredda e avevamo acceso un fuoco con dei rami secchi che spargevano scintille e illuminavano i nostri visi allegri. Cantavamo vecchie canzoni di montagna, dopo una buona...
LA SARTA
Il 3 ottobre 1927, nel quartiere Brancaccio di Palermo, nasceva Cristina, figlia di un pescatore e di una casalinga, che prima di lei avevano messo al mondo già tre figlie. Cristina crebbe sana e allegra, amata da una madre tenerissima e coccolata dalle sorelle più grandi, nonostante scarseggiasse il cibo per tutte quelle creature.
A sei anni iniziò la prima elementare. Era...
LA STATUA INTERIORE
“Ognuno si costruisce una statua interiore, e lo fa nel momento peggiore della propria vita, l’adolescenza, quando non sa ancora nulla di sé né del mondo, e non ha la minima idea di come si costruisca una statua - e poi passa il resto dei suoi giorni a cercare di somigliarle. Se gli va bene, arriva il momento in cui se ne rende conto e comincia a demolirla, ma è impossibile...
LA GRANDE PAURA
La primavera era ormai inoltrata: i campi erano tinti di un bel verde smeraldo, di tanto in tanto intervallati da chiazze colorate di fiorellini selvatici che spuntavano qui e là.
In quei giorni l’aria era frizzante, fin dall’autunno precedente si capiva che finalmente la guerra stava volgendo a termine.
Quel pomeriggio, come tutti i giorni, Caterina accudiva gli...
IlL FOTOGRAFO DI GUERRA
Liam Gibbs cammina piano, le mani sprofondate nelle tasche del cappotto di panno blu, la pipa tra i denti: osserva l’umanità che incrocia in Via Margutta.
In gioventù, da New York era venuto a Roma, per fare il fotografo di scena a Cinecittà: nonostante la fama raggiunta, dopo dieci anni, aveva mollato tutto ed era partito come fotoreporter freelance per la seconda guerra del...
1963
Era deciso. Sarebbe andata in vacanza con gli zii e la cugina.
A parte i quattro anni di colonia estiva, dove era pur sempre in libertà vigilata, non era mai andata al mare, e aveva già quattordici anni.
Chissà quante cose belle avrebbe visto, quante esperienze nuove!
Già il viaggio era una prospettiva elettrizzante: tutta la notte in macchina; aveva sentito i grandi...
VIRGINIA
Un’improvvisa folata di vento le scompigliò i capelli raccolti e, mentre cercava di ricomporli, percepì che la stavano chiamando. A malincuore interruppe la lettura e, incamminandosi, contò i passi che dal sentiero portavano all’imponente entrata.
Le rimaneva ancora un po’ di tempo per andare in camera e prepararsi per la cena.
Col capo chino, salì velocemente la grande...
NONNO MARTIN
Clara trascorreva tutte le estati a casa dei nonni e spesso anche le vacanze natalizie. La ragazza, all'epoca, aveva dodici anni; amava quella casa tutta di legno, vicino al grande bosco.
A dire il vero la nonna era piuttosto rigida, severa e anche un po' avara, mentre il nonno per Clara era eccezionale. Lei lo amava per la sua dolcezza, per l'affetto che sapeva dimostrarle, per i suoi...
UN'ESTATE AL MARE
Al primo fugace apparire della striscia azzurro mare, “mare!” gridavano tutte insieme le bambine dello scompartimento, in viaggio verso la colonia estiva.
Marta ritrovò dentro di sé la meraviglia di quei momenti e sentì esplodere dentro le stesse parole: mare, mare, finalmente! Del resto, pensò, sono su questo treno proprio perché volevo trascorrere un'estate al mare, cambiare...
LA BICICLETTA
Quella sera la bicicletta grigia, un vecchio modello reso opaco dal tempo, era ancora lì, al suo solito posto. Paola se ne accorse subito, scendendo dal treno, di ritorno dal lavoro che svolgeva nel capoluogo presso la Biblioteca comunale. La notava da tempo, ogni giorno, nella rastrelliera della stazione, poco distante dall'edicola e dal bar, dove al mattino prendeva spesso un caffè...
FRAGILE VALERIA
(Testo a tre mani)
ROSSANA
Mi preparai in fretta, ero in ritardo all’appuntamento con Valeria. Tralasciai di truccarmi, ben sapendo che la mia amica non avrebbe risparmiato le critiche, misi il guinzaglio a Bobby e aprii la porta.
TERESA
Ma, fatti pochi passi, vidi Valeria venirmi incontro, scarmigliata e senza...
VOCI (racconto noir)
Antonietta camminava spedita, sospinta da un forte vento di libeccio. Guardava attentamente i numeri dispari, a volte resi quasi incomprensibili dalle intemperie. Ecco il 31: il portone era aperto e la donna, dopo aver controllato la fila di campanelli, entrò nell’atrio buio, da cui partivano le scale dai muri scrostati, in cui aleggiava odore di cavolo.
Il piano era il sesto e...
UN GIORNO SPECIALE
(Racconto a tre mani)
Era minuta, gracile nel suo fisico da giovane ragazza. Andava ogni giorno da casa al convento, che distava un paio di chilometri, per imparare l’arte del ricamo e del cucito. Concettina viveva a Palermo, figlia di un pescatore e di una casalinga che aveva dato alla luce cinque femmine. Lei era la seconda e, nonostante la sua acuta intelligenza, i suoi...
QUEL GIORNO
Era una tiepida giornata di primavera e nonna Paola decise di andare a lavorare in quello che lei chiamava pomposamente “il mio orto”. Si sentiva libera in quel pezzetto di terra preso in affitto.
Arrivata all'orto, dopo essere entrata, si appoggiò con le spalle al cancello chiuso e fece girare lo sguardo tutto attorno. Prima, osservò lo spazio tenuto a prato, per permettere a...
IL MISTERO DEL CERTOSINO
La vita tranquilla, al numero dodici di piazza Torquato Tasso, rasentava la noia. Varcato il portone di legno, si poteva vedere, nell'androne, la guardiola della portineria. Storia antica ormai. Il palazzo di foggia signorile in passato si era avvalso della collaborazione di una portinaia che accoglieva tutti i condomini e gli ospiti, si relazionava con postini e corrieri, recapitava la...
GLI SPIRITI
Pino tentò di battere i pugni contro la porta, emise un grido con l’ultimo fiato che gli restava e si accasciò a terra.
Teresia si rizzò a sedere sul letto, si stropicciò gli occhi, guardò fuori dalla finestra: tutto era buio e silenzioso nella notte calda. Accese la luce sul comodino, cercò le pantofole e andò in cucina a bere. Controllò che i figli fossero nei loro letti,...