SORELLANZA
SIFRA e PUA
Era notte buia, senza luna, non si udivano rumori nella strada che costeggiava l’abitazione di pietre e fango delle due levatrici ebree Sifra e Pua.
Erano trascorsi molti anni da quando, in seguito ad una grave carestia, Giacobbe, i suoi dodici figli e le loro famiglie avevano lasciato Canaan per stabilirsi in Egitto, dove i loro discendenti furono ridotti in...
GIALLO VALDESE
L’azione si svolge nelle valli valdesi. A Torre Pellice presso il museo di storia e cultura valdese è arrivato da poco a coprire il ruolo di curatore il pastore Armand Hugon.
La Tavola Valdese ha preso la decisione di collocare Bruno A.H. al museo, visto che nel suo incarico di pastore nelle varie comunità delle valli non ha ricevuto consensi, anzi, numerose lamentele per la sua...
SFIGATTO
Sono un gatto nero, bellissimo, ho un pelo folto simile al velluto e due occhi grigi saettanti.
Eppure, ho imparato a mie spese che alla gente faccio paura: cambia strada quando mi vede, si tocca, stringe un cornetto portafortuna se lo trova a portata di mano.
Perché pensano che porti sfortuna? La mia mamma, una splendida gatta grigia tigrata è stata felicissima della mia...
MIRE E MARY
Mire e Mary sono due gemelle, due facce della stessa medaglia ma molto diverse.
“Ma da dove sono uscite, dall’uovo di Pasqua?” ripeteva, fin da piccole, la loro mamma, spiazzata da una dissomiglianza talmente assoluta da finire con l’annullarsi per la legge che gli opposti si attraggono e si fondono.
La cosa si spiega con lo sfrenato amore che le gemelle condividono nei...
LA FORTUNA DI NASCERE POVERI
È giunto il momento della solitudine, mamma ci ha lasciati dopo infinita sofferenza, e non avrei mai pensato che sarebbe stato così difficile sentirla sussurrare un grido di aiuto in attesa del distacco.
Mamma, una parola che contiene mille dimensioni: il parto di una giovine donna di appena diciotto anni, tanti ne aveva quando mi mise al mondo. Da piccolo mi sentivo sempre...
COME UNA CRISALIDE
Chiusa nel mio piccolo mondo, nella mia città, pensavo di vivere nell’unico modo possibile sulla terra. Non mi ero mai posta il problema che ci fosse altro al di fuori di quello che conoscevo, che avevo sempre visto intorno a me. La mia famiglia, pochi amici, la scuola, la mia insegnante.
Invece un giorno, dopo un forte diverbio tra mia madre e lo zio Fernando, ce ne siamo andate da...
CATERINETTA
Anna apparteneva a quel periodo lontano in cui si riteneva che ragazzi e ragazze, durante le vacanze scolastiche (finita la quinta elementare), dovessero avere un impegno, un lavoro anche non retribuito: non si doveva vagabondare inoperosi per i cortili del quartiere.
Fu così che, nell'estate dei suoi dodici anni, sua madre le trovò un’occupazione presso una piccola sartoria vicina...
NATALAI
Si raccontava che nella valle di Lu T’imponi vivesse il mago Natalai; in paese dicevano che da bambino fosse stato allattato da una capra stregata. Questo serviva alla gente per giustificare le sue stranezze. Portava una calza rossa e una azzurra e teneva con sé una volpe invece di un cane; si diceva anche che quando tornava dal bosco camminasse con una salamandra viva infilata...
CONSIDERAZIONI SU DUE RACCONTI DI CALVINO E PRIMO LEVI
Sulle letture di lunedì 6 febbraio 2023
La letteratura per bambini è piena di fiabe e favole che hanno come protagonisti gli animali. Questi, soprattutto nelle favole rappresentano i pregi e i difetti degli umani: l’intelligenza, la stupidità, l’audacia, la codardia, la furbizia, l’avarizia, la generosità, la sapienza e la dabbenaggine. Le favole ci insegnano a non...
LA CARTOMANTE
Tresa si sistema lo scialle sulle spalle e infila la porta che dà sul cortile.
- Questa faccenda la devo sistemare, - ripete quasi tra sé, affrettando il passo.
- Aspetta, vengo anch’io. Che bisogno c’è di correre? - dice Rosaria, rincorrendola.
- Tu sei scomunicata e non credi in niente, torna a casa! Puoi solo disturbare la riuscita della cosa.
Il tono...
LA CASA DELL’ORCO
Sulla Riviera Ligure, a Diano Marina, viveva un orco la cui casa si trovava appena fuori dell’abitato. Sembrava dovesse cadere da un momento all’altro questa che era stata una casa cantoniera: vetri rotti, finestre divelte con infissi che pendevano dai cardini e gemevano ad ogni alito di vento.
Negli anni 80/90, sempre in questa amena cittadina di mare c’era un luogo incantato...
I TAROCCHI DI CESIRA
Cesira guardava fuori dalla finestra la nebbia che aveva avvolto ogni cosa: anche i rumori erano attutiti e mentre i contadini chiusi nelle loro case si godevano il tepore del fuoco, gli animali nelle lunghe stalle ruminavano o lanciavano brevi richiami.
Quando picchiarono all’uscio Cesira sobbalzò, e passando davanti al crocifisso, per andare ad aprire, si fece il segno della...
DA SPALLONI A PARTIGIANI
La strada sfuma all’orizzonte, inghiottita da nuvole che gravano sulla terra, e io, un passo dopo l’altro, consumo le mie scarpe, la suola abrasa dal passo strascicato. I miei piedi reclamano un riposo che non voglio dargli, ma, raggiunto il porto, ormeggiata alla banchina, c’è la mia barca a vela: salgo a bordo e mi siedo. Lascio scorrere lo sguardo sulle onde crestate di bianco:...
DESTINO O TAROCCHI
Lungo il vallone che saliva al colle della Saracina, oltrepassato il cascinale della Zarra, ai piedi del colle e ai margini della grande foresta che copriva fitta anche i fianchi della montagna, era ben posizionato il vecchio castello dei Roger, un’antica famiglia del posto. Dionisio, da anni, faceva il custode e di tanto in tanto il figlio gli sottraeva le chiavi, per radunarsi con gli...
VITA DI UNA PREDESTINATA
In un vecchio mazzo di Tarocchi ereditato dalla famiglia Bastoni mancavano alcune carte come la Temperanza, la Giustizia, la Papessa, ma nessuno aveva notato questi vuoti, erano carte di cui non si conosceva neppure l’esistenza; ogni componente della famiglia viveva per sopraffare gli altri.
Per loro il mondo era una montagna da scalare usando spade e bastoni per buttare giù dalle...
FAVOLA TAROCCATA
“Nella mia infanzia” cominciò il nonno “avevo una balia, una vecchissima donna nata nel castello, dove sono sempre vissuto anch’io. La ricordo con molto affetto e ricordo in particolare che cantava l’antica canzone di un cavaliere venuto da molto lontano, su di un carro trainato da due cavalli bianchi a cercare rifugio nel castello, perché...
LA SIGNORA CLARA - testo completo
1. IL SETIFICIO
La mia vicina Clara non aveva avuto una vita facile, da giovane, e da vecchia non fu più fortunata.
Era nata a Roure nel 1924, da una ragazza madre mandata via di casa per limitare lo scandalo nella contrada. La madre, Luisa, era di corporatura esile, ma aveva un carattere forte.
A detta dei genitori, era sempre stata una brava figlia, finché non perse...
RACCONTO LUNGO UN SECOLO - ULTIMA PARTE
24. IL PERIODO BUIO
Il traguardo raggiunto era motivo di grande soddisfazione per Lucrezia: ogni giorno cercava di dare il meglio a bambini e ragazzi del posto, figli di contadini e ricchi solo di buona volontà.
Ma quella tranquillità operosa durò pochi anni: una grande guerra venne a sconvolgere anche il piccolo paese di Pizzotano e molti dei giovani a cui Lucrezia dava...
IL TEMPO SOSPESO
Avevo giurato a me stessa che non sarei più ritornata. Questa campagna gelata d’inverno e rovente d’estate doveva essere un ricordo.
Sono nata in un paese vicino a Lahore, in Pakistan. Avevo quattordici anni quando io e la mia famiglia abbiamo lasciato il paese. Qui la vita non era facile, ma c’era il lavoro che aveva allontanato la miseria. Sono andata poco a scuola, sebbene mi...
I TORMENTI DI TOMMASO
Sono stufo di fare code. La coda per la minestra, la coda per un giaccone, la coda per le scarpe, la coda per la doccia. Mi sembra di aver passato la vita in coda.
Prima facevo la coda allo Stadio, la coda per Picasso, la coda per gli U2, la coda alla Mole per qualche mostra eccezionale. Andavo con amici e ridevamo dell’attesa, pregustando la gioia della visita.
Spingo avanti...