CONSIDERAZIONI SU DUE RACCONTI DI CALVINO E PRIMO LEVI
Sulle letture di lunedì 6 febbraio 2023
La letteratura per bambini è piena di fiabe e favole che hanno come protagonisti gli animali. Questi, soprattutto nelle favole rappresentano i pregi e i difetti degli umani: l’intelligenza, la stupidità, l’audacia, la codardia, la furbizia, l’avarizia, la generosità, la sapienza e la dabbenaggine. Le favole ci insegnano a non...
PROGETTO MACUMBA
Il Macumba è stato un locale molto noto a Pinerolo e non solo. La famiglia Jahier possedeva un bar pasticceria situato alla periferia della città. Il figlio Riccardo, a differenza dei genitori, era uno spirito libero, desideroso di viaggiare e provare nuove esperienze. Dopo aver viaggiato a lungo in Africa, ritornato a casa, decise di trasformare il locale dei genitori in una...
RACCONTO DI UN SECOLO
Pensando un giorno di riordinare le stanze a casa dei miei, intanto che guardavo mia madre ormai in età avanzata, mi soffermai al cassetto del comodino (nelle camere da letto prima ce n’era uno solo). Non era strano per me trovarvi dentro una serie di rosari provenienti da ogni santuario, immaginette sacre, libri e libricini rigorosamente di...
PROGETTO MUNRO
Il lavoro che intendo intraprendere prende l’idea dal racconto di Alice Munro.
Vorrei provare anch’io a sviluppare un racconto in forma epistolare con una serie di lettere che portino avanti la storia.
La vicenda si svolge negli anni 20 e vede la partenza per l’Argentina di Daniele, un...
Nù favuri, chiesto a un morto
(Da un fatto realmente accaduto, raccontato dalla nonna nelle sere d'inverno, davanti al camino. Tra macabro e comico.)
Rosina era rimasta vedova da poco più di un mese; nel giro di qualche settimana era morto anche il vicino di casa. Saputa la notizia, Rosina si presenta a casa della...
DAL DIARIO DI LEE MILLER
Farley Farm House, 23 aprile 1977
Oggi ho festeggiato 70 anni, non credevo di arrivarci. Sono giunti a festeggiarmi gli amici di sempre: Pablo, Dora, Emmanuel e Paul. Roland ed io eravamo felici di avere ospiti dopo tanto tempo.
Sono grata a tutti perché non hanno fatto osservazioni sul mio...
NATURALMENTE
(“Donna nuda nel bosco” – Man Ray)
Credo di essermi persa. Ho lasciato l’auto in uno slargo sterrato, di fianco al bordo della strada e ho iniziato a passeggiare. Man mano che mi sono allontanata dalla provinciale, il prato verde si è trasformato in una massa cespugliosa incolta. Non mi...
RENOIR TRAMONTO
Veduta di Guernesey (1893)
Ci sono stati giorni di mare in tempesta in cui non potevo piazzare il cavalletto sulla spiaggia perché ero dissuaso dalla pioggia che scrosciava improvvisa, dal vento che soffiava rabbioso e dalle onde che mi avrebbero spruzzato. La tempesta non ha i colori che io amo, non...
VITTORINA
Veniva un paio di volte la settimana, suonava con discrezione il campanello e lenta saliva la scala. Pareva avesse piedi pesanti e stanchi. Piccola e rotondetta, i capelli grigi sempre ben pettinati, salutava con occhi tristi.
Le davo un bacio e sentivo il profumo delicato di saponetta salire dal colletto della camicia a fiorellini azzurri....
LA COMPAGNA DI SCUOLA
Da quando il marito se n’era andato di casa, con una ventenne, Marilia aveva smesso di truccarsi e di andare dal parrucchiere, ala schiena si era incurvata e gli abiti le stavano appesi, vuoti. Aveva messo da parte le grasse ricette di famiglia e cuoceva minestre di verdura e fettine smorte.
Lei è la mia compagna, disse Angela, entrando in...
INDOSSARE UN'ARMA
In un cielo d’inverno, freddo e
impalpabile, in un silenzio irreale,
i ricordi tornano intensi,
accompagnano il mio tempo.
Crescono e si dilatano mentre
cerco l’equilibrio del passato.
Ho tra le mani frammenti di sogni,
ma tutto mi opprime, ho bisogno
di melodie nuove per scaldare il cuore.
RAME
Primo, lo vedo inseguire un pensiero, mentre, affamato e immerso nel freddo e nel fetore, fissa le ombre nella baracca. Una condizione inimmaginabile per chi, come me, ha una casa calda e colorata, una famiglia vicina, tempo libero da spendere tra spettacoli e mostre, può imbandire una tavola coi cibi più vari e, nonostante l'attenzione, produce...
COME SE DALLA SCHIENA STESSA VOLESSE FARSI UNA CORAZZA CONTRO QUALCOSA O QUALCUNO
Mamma rinoceronte aveva partorito i suoi cuccioli al limitare della grande pozza d’acqua in cui era solita sguazzare. Il liquido fangoso le rinfrescava la spessa pelle durante la grande calura e aveva pensato che i piccoli avrebbero potuto fare altrettanto. Guardò con amore i suoi figli e si accorse che c’era qualcosa di anormale. Uno di essi...
MONI E PRIMO LEVI
(Racconto premiato dal Concorso "Racconti torinesi" della Casa Ed. HISTORICA e inserito nell'Antologia 2020)
Sai, Primo, oggi ho visto la tua mostra: animali tridimensionali intrecciati col filo di rame. Li ho osservati a lungo: offrivano molteplici letture. Qualcuno di essi...
ATTIMI DI TENSIONE
Nella Galleria si sentì gridare: “È caduta la balena!”
Tutti si voltarono allarmati. Era strano non aver sentito alcun terremoto, alcun rumore, eppure il messaggio era stato chiaro e inequivocabile.
Gli operai, gli impiegati, i visitatori della GAM rimasero bloccati al loro posto, osservando con ansia il soffitto che non aveva...
LA NOSTRA PROPOSTA AL MUSEO E. FICO
TECNICA MISTA SU CARTA
Acrostici, haiku, storie minime, granelli di poesia guardando i quadri di Ettore Fico
Introduzione
MOSTRA DI ETTORE FICO
NELLO STUDIO (70)
N Non servono per l’arte
E esotici soggetti e
L lontane ispirazioni.
L La bellezza è
O ogni giorno
S sotto gli occhi.
T Testimone costante,
U umile compagna
DORMIRE (dalla poesia di Raymond Carver)
“John! John! Su svegliati, fannullone che non sei altro, sta per nascere il sole e il raccolto delle mele è già cominciato, sbrigati, figlio d'un cane!”
Così urlando il padre di John lo scuoteva e lo tirava giù dai sacchi di mele, dove il ragazzo si era addormentato.
John aprì i suoi grandi occhi neri e lo guardò con odio. Che...
I CALZINI
«Venite! Venite!» gridava Paolo ai suoi cugini Antonio e Franco. «Venite con me di là dal recinto, ho visto una cosa molto interessante, dai, sbrigatevi!» E cominciò a correre giù dal pendio dietro casa, seguito dagli altri due ragazzini. Paolo aveva otto anni, gli altri due poco più. Era vivacissimo e molto intelligente. Sapeva riconoscere i...
DORMIRE
Quando aveva sentito arrivare la fine, John il violinista era tornato a casa, come un figliol prodigo, ma nessuno aveva ucciso il bue grasso per lui.
Si era seduto sulla veranda e aveva suonato, fino a che una nota stonata aveva decretato la sua fine. Ora dorme sulla collina, proprio in cima, come un vecchio re, e di lassù, oltre il muro...