15 marzo 2020. Quinto giorno
Quinto giorno di blocco.
Ieri ho ricevuto diverse foto su WhatsApp, le mie bambine dipingevano un arcobaleno su un grande pezzo di stoffa, poi l'hanno appeso alla cancellata di casa.
Alle diciotto, tra le case, si è diffuso l'inno di Mameli, poi altre canzoni pop, canzoni leggere, di speranza, cieli azzurri e vinceremo!
Dai...
UNA GIORNATA QUALSIASI
Mi alzo verso le 7 e dopo un buon caffè faccio una doccia calda usando i miei saponi preferiti. Mi avvolgo in un morbido accappatoio e uso altri asciugamani e l’asciugacapelli, un po’ di crema per la pelle e pregusto già il piacere di indossare biancheria pulita. Scelgo poi tra una serie di camicie, maglie e pantaloni quelli più adatti alla...
CAMBIAMENTO
Sono una foglia appena nata, di un verde pallido. Come lo so? È stato il vento a dirmelo e ha aggiunto che ho tante sorelle e il mio babbo è un grande albero bellissimo, con un nome importante: ippocastano.
Respiro l'aria profumata e ascolto il pigolio sommesso degli uccellini.
Sento il suono delle loro zampette che artigliano il mio...
MONI E PRIMO LEVI
(Racconto premiato dal Concorso "Racconti torinesi" della Casa Ed. HISTORICA e inserito nell'Antologia 2020)
Sai, Primo, oggi ho visto la tua mostra: animali tridimensionali intrecciati col filo di rame. Li ho osservati a lungo: offrivano molteplici letture. Qualcuno di essi...
UN AMORE MOLDAVO
Trilli di uccelli, gorgoglìo di acqua di fonte, sussurro di insetti e di foglie appena smosse dal vento: i due giovani si incontrano come sempre al riparo di un bosso. Nascondono i loro rossori nell’ombra, nessun discorso compromettente è stato fatto tra di loro, eppure essi sentono la necessità di stare lontani da sguardi indagatori.
Oggi...
PRERICOVERO
Devo presentarmi all'Ospedale Oftalmico di Torino per una serie di esami prericovero, in vista di un intervento agli occhi.
Mi accompagna in automobile, fino all'ingresso, una volontaria. È dispiaciuta di non potersi fermare per farmi compagnia, ma ha un impegno di lavoro improrogabile. La rassicuro, so quanto possa essere importante il...
SUGGESTIONI MUSICALI
19 Novembre 2019 Accademia di musica di Pinerolo
Quartetto Čajkoskij, 2 violini, viola, violoncello
Alessandro Travaglini, clarinetto
Nicola Campogrande RIMEDI PER L'ANIMA per quartetto d'archi
L'ULTIMA CHANCE
L'ultimo giorno è il più pesante. Quando si ha a che fare, non con degli oggetti, ma con delle persone, si fa più fatica ad abbandonare tutto. Si deve continuare a eseguire perfettamente tutti i gesti e i calcoli dei giorni precedenti e in più ringraziare per gli auguri, rispondere a domande di routine e anche un po' invadenti, spiegare che no,...
INCONRO CON IL FUTURO
Sono nato nel 1957, inconsapevolmente povero. Infanzia travagliata, fatta di molte rinunce, come tanti miei coetanei.
Mi ritrovai adolescente, negli anni di piombo, a ribellarmi a genitori con idee ristrette: avevo bisogno di spazio, e a diciotto anni lasciai la famiglia, per andare nel Veneto a lavorare e crescere. Ma fu verso i vent'anni che, in sella a una moto, girai l'Europa e...
INCONTRO CON IL FUTURO
Sono nato nel 1957, inconsapevolmente povero. Infanzia travagliata, fatta di molte rinunce, come tanti miei coetanei.
Mi ritrovai adolescente, negli anni di piombo, a ribellarmi a genitori con idee ristrette: avevo bisogno di spazio, e a diciotto anni lasciai la famiglia, per andare nel Veneto a lavorare e crescere. Ma fu verso i vent'anni che, in sella a una moto, girai l'Europa e...
UNA CASA CI VUOLE
Capita a volte passando in qualche zona del Piemonte che mi torni in mente una vita precedente e se comunico a un eventuale compagno di viaggio i miei pensieri ripeto sempre che prima o poi dovrò mettere per scritto i miei tanti traslochi. Posso chiamare casa, intendendo casa mia, ogni luogo in cui ho abitato? Direi di no, ho più che altro la sensazione di essere nomade. Quando ero giovane...
SEI TU
Era il Natale del 2016. Il suo ultimo Natale. Chi l’avrebbe immaginato. Mio figlio Oscar Alejandro era a casa degli zii paterni, nella nostra città, Tegucigalpa, capitale dell’Honduras. Negli ultimi anni passava con i suoi zii le feste natalizie. Chissà, forse voleva sentire il calore famigliare, anche se di sicuro avrebbe preferito essere con noi.
Ti guardo in una fotografia e...
IL COLLEGIO
Rosa abitava in un condominio, in un paese della seconda cintura di Torino. Poche erano le strade asfaltate e, quando pioveva, s’inzaccherava le scarpe. Intorno c'erano tanti prati e Rosa con i suoi coetanei del palazzo, col bel tempo andava a raccogliere fiori di campo e a catturare grilli.
Viveva in un piccolo mondo: non erano contemplati week end, viaggi o vacanze, ma solo giochi...
RIFLESSIONI TRA STATUE E QUADRI
Guardando, dalla mia camera d’albergo londinese, il moto perpetuo del traffico di quella grande città, mi lascio andare ad alcune riflessioni.
Nella mia mente sono ancora vive le immagini delle statue del museo delle cere del “Madame Tussauds”, con tutti quei personaggi carismatici, icone del mondo della politica e dello spettacolo, riprodotti in modo così verosimile da...
QUANDO MI PROCURAI UNO SCALPELLO
La statua interiore che mi sono costruita nell’adolescenza aveva senz’altro le sembianze di Eros/Afrodite/Cupido.
Ero una giovane ragazza innamorata dell’amore ed ero aiutata in questo da una letteratura in cui trovavo sfogo alle mie emozioni e fantasie. Un buon contributo lo ebbi anche da una cinematografia romantica, dove i film, della durata di parecchie ore, introducevano...
LA STATUA INTERIORE
“Ognuno si costruisce una statua interiore, e lo fa nel momento peggiore della propria vita, l’adolescenza, quando non sa ancora nulla di sé né del mondo, e non ha la minima idea di come si costruisca una statua - e poi passa il resto dei suoi giorni a cercare di somigliarle. Se gli va bene, arriva il momento in cui se ne rende conto e comincia a demolirla, ma è impossibile...
TU E IO - IO E TE
Non ti aspettavi la mia richiesta di vederci, così sui due piedi, lo so.
So di aver interrotto la tua giornata.
Sono persino andata dal parrucchiere per incontrarti. Oggi non ho più la giovinezza dalla mia.
Mi ricordo di quando bastava una tua telefonata per farmi scattare. Jeans, maglione, clarks, la borsa di tela e di corsa verso l'ammore. Ci prendevamo in...
Quattro pesciolini rossi
La passeggiata lungo la spiaggia era poco frequentata, era un tranquillo martedì di maggio ed era normale che non ci fosse la gente delle feste.
Era bello camminare a lsole, lasciandosi accarezzare la fronte dal vento che arrivava dal mare, anche se doveva sistemarsi i capelli ogni due minuti e rimpiangere di non avere nemmeno una forcina nella borsa per addomesticare il ciuffo.
UNA STORIA SCRITTA COI PIEDI
Due scarpette bianche, leggere, morbide, stanno scalpicciando nell'erba bassa di un prato, che porta verso la montagna. Cercano di correre, ma scivolano, due braccia amorose sorreggono chi le indossa, e loro riprendono gioiose e irrequiete a trotterellare verso la meta.
Ora hanno raggiunto la zona collinosa e si sono trasformate in scarpette rosse da tennis: hanno trovato equilibrio...
QUANDO TUA MADRE
Quando hai sentito che tua madre, imprecando a tuo padre, cercava di perderti, ti sei aggrappata con forza a quel granello di polvere, hai pianto il tuo primo grido; quando hai cercato di meritare il suo amore indispensabile e ti sei sentita derisa; quando hai chiesto il perchè e lei ha alzato le spalle; quando hai sudato fino allo stremo per ottenere ciò che ad altri è stato...