Stato: pubblicato

C'ERA UNA VOLTA

C’era una volta un quartiere con alcune case operaie, qualche condominio e parecchie case indipendenti. I prati intorno al quartiere Fornaci, si stendevano a vista d’occhio.
I ragazzini delle case operaie invidiavano quelli che avevano il giardino o il cortile, in cui razzolavano oche e galline. Gli altri, con le case riscaldate da stufe a legna e con il gabinetto nel cortile,...

Data: 28 apr 2017
Stato: pubblicato

LASCIARSI ANDARE

Aldo festeggiò il suo ottantacinquesimo compleanno stando nel letto da cui da alcuni mesi si alzava per pochi minuti al giorno.
Osservò, attraverso la porta aperta sulla veranda, la sua famiglia riunita per un pranzo curato nei particolari, a cui non poteva mancare la torta con la candelina e il numero festeggiato. Lui non mangiò. Nel pomeriggio il suo respiro si fece pesante e...

Autore: Olga Pons
Data: 26 apr 2017
Stato: pubblicato

Nazionali senza filtro

Una foto. Lui con una giacca scura, pantaloni scuri, camicia chiara e maglioncino beige. Sorride a chi fa la foto, nella solita posa che si può vedere in decine di altre istantanee dei tempi passati. La mano sinistra in tasca, il braccio destro lungo il corpo e tra le dita l'immancabile sigaretta. Nazionali senza filtro. Sullo sfondo, un laghetto e degli alberi con le foglie ingiallite. Il...

Data: 25 apr 2017
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RICORDO DI UN VIAGGIO

Sono passati venticinque anni, ma non mi sono ancora convinta che tu sia partito, non potrò mai abituarmi all’idea che tu non ci sia più. Da quando te ne sei andato sono successe molte cose; vorrei parlartene, invece ti dico solo che mi manchi tanto. Allora provo a ricomporre i ricordi e a scrivere ciò che mi hai insegnato, così mi sembra di fissare i momenti della vita che abbiamo...

Data: 19 apr 2017
Stato: pubblicato

IL COLLEGIO

Rosa abitava in un condominio, in un paese della seconda cintura di Torino. Poche erano le strade asfaltate e, quando pioveva, s’inzaccherava le scarpe. Intorno c'erano tanti prati e Rosa con i suoi coetanei del palazzo, col bel tempo andava a raccogliere fiori di campo e a catturare grilli.
Viveva in un piccolo mondo: non erano contemplati week end, viaggi o vacanze, ma solo giochi...

Data: 06 apr 2017
Stato: pubblicato

LA COLPA

Nel giardino la luce è accecante, contro il cielo azzurro si stagliano i ciliegi trasformati dalla primavera in fantasmi bianchi. Un ronzio di api avvolge i fiori che si muovono a un venticello leggero. Petali bianchi volteggiano nell’aria e ai piedi dei ciliegi sembra sia nevicato fuori stagione. Mio padre è in maniche di camicia e sta legando le corde dell’altalena ad un ramo di...

Data: 06 apr 2017
Stato: pubblicato

Ciao papà

La primavera esplode in questa fine di marzo, ma anche quest'anno non riesco a entrare con gioia in questa festa; alla fine di marzo, in anni diversi, i miei genitori se ne sono andati.
Oggi è giovedì 30 marzo e il ricordo si fa più presente, come per farmi rivivere quel giorno di otto anni fa, quando mio padre se n'è andato, senza fitte di dolore però, ma solo con una velatura di...

Data: 04 apr 2017
Stato: pubblicato

PRIMIZIE

Il passo della Cisa non è proprio una strada per giovani neo patentati, eppure mia sorella alla guida di una Fiat 1100 di seconda mano, con cambio al volante, procedeva per quelle curve che, in mancanza dell’autostrada, permettevano di attraversare l’Appennino Tosco – Emiliano per raggiungere le spiagge della Toscana. Eravamo in tutto tre macchine, dieci persone, una tenda grande e...

Data: 30 mar 2017
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L'importanza dell'italiano (linea d'ombra)

Arrivai a Torino in un freddo giorno di settembre del 1959.
Nonostante il tentativo della preside di rimandarmi in terza perché proveniente dal meridione, il mese successivo frequentavo già la quinta elementare alla Scuola Federico Sclopis, in Via del Carmine.
C’erano ancora pochi terroni nella capitale Sabauda, il grosso sarebbe arrivato da lì a poco, richiamato dal boom...

Data: 28 mar 2017
Stato: pubblicato

Una svolta

Il salottino sembrava più piccolo e raccolto di come lo ricordavo; ora ospitava la poltrona su cui Maria trascorreva la maggior parte del suo tempo.
Il male che l'aveva colpita aveva limitato la sua autonomia, per cui aveva posto vicino alla poltrona alcuni cesti che accoglievano libri e altri oggetti necessari, medicine e bevande.
Sul basso tavolino, impreziosito dal centrino...

Data: 25 mar 2017
Stato: pubblicato

UNA QUESTIONE DI FIDUCIA

Fanny si svegliò con il rombo delle camionette che arrivavano in cortile. Con il cuore in gola, allungò la mano: come prevedeva, Vittorio non era lì con lei. Mentre si vestiva di corsa, doveva tenere a bada una rabbia sorda che le montava dentro.
Scese le scale a precipizio, con la crocchia sfatta sulle spalle, mentre i pugni dei tedeschi si abbattevano sulla porta e il cane...

Data: 22 mar 2017
Stato: pubblicato

TEMPO DI ESKIMO

La notte, nella Conca del Prà, era nera come l’inchiostro, ma il cielo era trapuntato da una miriade di stelle, da costellazioni così nitide come non eravamo abituati a vedere in città. Si era in estate, ma la sera era fredda e avevamo acceso un fuoco con dei rami secchi che spargevano scintille e illuminavano i nostri visi allegri. Cantavamo vecchie canzoni di montagna, dopo una buona...

Data: 16 mar 2017
Stato: pubblicato

LA SARTA

Il 3 ottobre 1927, nel quartiere Brancaccio di Palermo, nasceva Cristina, figlia di un pescatore e di una casalinga, che prima di lei avevano messo al mondo già tre figlie. Cristina crebbe sana e allegra, amata da una madre tenerissima e coccolata dalle sorelle più grandi, nonostante scarseggiasse il cibo per tutte quelle creature.
A sei anni iniziò la prima elementare. Era...

Data: 14 mar 2017
Stato: pubblicato

1963

Era deciso. Sarebbe andata in vacanza con gli zii e la cugina.
A parte i quattro anni di colonia estiva, dove era pur sempre in libertà vigilata, non era mai andata al mare, e aveva già quattordici anni.
Chissà quante cose belle avrebbe visto, quante esperienze nuove!
Già il viaggio era una prospettiva elettrizzante: tutta la notte in macchina; aveva sentito i grandi...

Autore: Dora Cogno
Data: 03 mar 2017
Stato: pubblicato

NONNO MARTIN

Clara trascorreva tutte le estati a casa dei nonni e spesso anche le vacanze natalizie. La ragazza, all'epoca, aveva dodici anni; amava quella casa tutta di legno, vicino al grande bosco.
A dire il vero la nonna era piuttosto rigida, severa e anche un po' avara, mentre il nonno per Clara era eccezionale. Lei lo amava per la sua dolcezza, per l'affetto che sapeva dimostrarle, per i suoi...

Data: 21 feb 2017
Stato: pubblicato

GLI SPIRITI

Pino tentò di battere i pugni contro la porta, emise un grido con l’ultimo fiato che gli restava e si accasciò a terra.
Teresia si rizzò a sedere sul letto, si stropicciò gli occhi, guardò fuori dalla finestra: tutto era buio e silenzioso nella notte calda. Accese la luce sul comodino, cercò le pantofole e andò in cucina a bere. Controllò che i figli fossero nei loro letti,...

Data: 14 feb 2017
Stato: pubblicato

IL SOGNO

Sento una mano accarezzarmi i capelli e piano piano apro gli occhi. Mi sono addormentato, ma non so quanto ho dormito.
La mano è di mia mamma. Anche la voce che sento è la sua, mi dice che è tardi e che dobbiamo andare.
Mi alzo dal divano e vado nel cortile, dove mia nonna sta preparando il caffè. Mio papà è fuori in strada, sta caricando i bagagli in macchina.
In...

Data: 09 feb 2017
Stato: pubblicato

GLI INFERNOTTI (breve)

Nell’estate del 1962 Ester aveva dodici anni. In quel caldo pomeriggio fremeva d’impazienza. “Ciao ma’, vado da Giorgia” gridò, già sulla porta. Non sentì la risposta, stava già volando sulle scale, dalle soffitte al primo piano, dove suonò il campanello dell’avvocato Frullano. “Eccomi” disse Giorgia, uscendo e chiudendosi la porta alle spalle. “Hai preso le chiavi?”...

Data: 02 ott 2016
Stato: pubblicato

preghiere dialettali calabresi

MI CÙRCU                                                                        A LETTO

Mi cùrcu e nu mmi mbàvuru,                          Vado a letto e non ho paura
n'chéapu a mmì ci stéa' San Bàvulu,              alla mia testa c’è S. Paolo
ànni...

Data: 13 mag 2016
Stato: pubblicato

QUANDO 1940 -1945

Quando i ricordi, senza un motivo apparente, emergono all'improvviso vividi, chiari, insistenti, quasi ossessivi: allora pensi che è giunto il momento di dar loro voce.
Quando, in pieno periodo bellico, io ero una bimbetta, e un soldato tedesco, alto, imponente, con la pistola al fianco, mi ha fermata mentre camminavo per regalarmi un tubetto di caramelle, perché gli ricordavo la sua...

Data: 01 mag 2016