Categoria: Materiali
Data: 1/04/2019

SCRIVERE HAIKU

Un Haiku classico è un brevissimo componimento poetico di soli tre versi.

Secondo la tradizione giapponese, questi devono essere formati da un numero preciso di sillabe. Il primo verso contiene cinque sillabe, il secondo sette sillabe, il terzo verso di nuovo cinque sillabe. Un totale dunque di diciassette sillabe.

È consentito, in un verso, mettere una sillaba in meno, ma allora deve essercene una in più in un altro, in modo che la somma totale sia sempre 17.



Ancora vivo,
e il viaggio è finito!

Sera d’autunno.
(Matsuo Bashō, XVII sec.)



Autori moderni usano il verso libero, generalmente con un numero maggiore di sillabe.



Notte perfetta

di luna rovinata

da liti in famiglia. (Jack Kerouak)



Un’altra differenza è che l’Haiku classico deve contenere il kigo, cioè un riferimento più o meno esplicito alla stagione dell’anno in cui viene composto: può essere un animale, una pianta, un luogo, una festa… In generale, all'origine, i contenuti dell'Haiku erano la natura, i sentimenti e le emozioni del poeta nei confronti della natura. Ma oggi si scrivono Haiku il cui contenuto può spaziare ovunque.



Mancato un calcio

allo sportello della ghiacciaia.

Si è chiuso lo stesso. (Jack Kerouak)



Spesso uno dei tre versi (normalmente il primo) introduce un argomento che viene ampliato e concluso negli altri due versi.



Fra le tegole

filari d'acqua vanno.

Alla grondaia. (Pietro Tartamella)



A volte gli Haiku trattano due argomenti diversi messi fra loro in opposizione o in armonia. Lo scarto semantico può essere sottile.



La voce del fagiano.

Quanta nostalgia

per mio padre e mia madre. (
Matsuo Bashō, XVII sec.)



Cimentarsi con gli Haiku significa osservare il mondo con occhio attento. Costringe a liberarsi delle sovrastrutture, delle parole inutili e superflue, di tutti i concetti che contemporaneamente si affollano attorno ad un evento, ad una esperienza, ad una sensazione. Ci spinge a "guardare" e soprattutto a "cogliere" l'essenza di un accadimento di cui siamo testimoni, la sostanza di una esperienza, il centro di una emozione.